Non ha avuto esito positivo il tentativo di accordo tra le parti datoriali e le parti sindacali che si è tenuto, il 16 gennaio, al Ministero del Lavoro per l’individuazione degli incrementi contrattuali del CCNL delle collaborazioni domestiche. In conseguenza della mancata intesa dal 1° gennaio 2023, con una inflazione all’11,8% il rialzo della paga minima oraria sarà di circa il 9,2%. Un avviso di come il tema dell’inflazione caratterizzerà in maniera forte la prossima stagione dei rinnovi contrattuali ricordando come secondo dati Istat alla fine di settembre 2022 i contratti in attesa di rinnovo a fine settembre 2022 sono 29 e coinvolgono circa 6,3 milioni di dipendenti, il 50,7% del totale.