Il 30 settembre termina la possibilità per l’azienda di indicare nei contratti a termine ulteriori causali, rispetto a quelle legali, secondo le specifiche esigenze contemplate dagli accordi collettivi nazionali, territoriali e aziendali per i contratti di durata superiore ai 12 mesi ed entro i 24 mesi. Nello specifico, solo fino a tale data è possibile stipulare i contratti con causali indicate nei CCNL, termine che si riferisce alla data di stipula ma non alla conclusione del contratto. E’ quanto previsto dalla legge di conversione del decreto Sostegni bis, intervenuta sulla disciplina prevista dal decreto Dignità. Quali sono le ragioni per l’apposizione del termine al contratto? Cosa cambia a partire dal 1° ottobre per le imprese?