Settimana lavorativa corta e livelli di produttività: serve un nuovo modello organizzativo

“Qualora la riduzione delle giornate lavorative si realizzasse con un semplice abbattimento dell’orario di lavoro, mantenendo la medesima retribuzione per i dipendenti, l’aumento del costo del lavoro sarebbe notevole e difficilmente sostenibile dalle imprese, con conseguenti ricadute negative sui livelli di produttività. Considerando l’attuale impianto normativo, invece, sarebbe possibile ridurre l’orario settimanale del lavoro, individuando nella contrattazione collettiva di secondo livello un sistema di premialità: ad esempio, un aumento delle ferie che compensi la riduzione dell’orario lavorativo a parità di retribuzione. Ma anche un nuovo modello organizzativo che metta al centro il raggiungimento di obiettivi produttivi settimanali concordati tra datore di lavoro e lavoratore”. Il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca, anticipa a IPSOA Quotidiano i temi al centro del suo intervento al XII Forum One LAVORO, dedicato al “Mondo del lavoro 2023: novità e prospettive”, che si svolge oggi a Modena e in live streaming.

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