Superminimo, premi di risultato e benefit: cosa conviene di più al datore di lavoro

Con riferimento al periodo d’imposta 2023 la soglia di esenzione delle erogazioni in natura assegnate ai lavoratori subordinati, ovvero dei beni e servizi messi a disposizione del lavoratore dipendente, torna al rispetto del tetto ordinario, pari a 258,23 euro. A patto che sia applicato il corretto inquadramento fiscale e previdenziale di tale retribuzione in natura, essa non è assoggettata nè a tassazione né a contribuzione. Quanto può risparmiare il datore di lavoro? Quanto cambia la convenienza tra il riconoscimento di un superminimo, di un premio di risultato o l’erogazione di un fringe benefit?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *