Salario minimo: quali sono gli impatti della Direttiva UE per datori e lavoratori

La Direttiva (UE) n. 2022/2041 sui salari minimi, in vigore il 14 novembre 2022, si applica ai lavoratori europei in possesso di un contratto di lavoro o un rapporto di lavoro definiti dal diritto, dai contratti collettivi o dalle prassi in vigore in ognuno degli Stati membri. L’obiettivo del provvedimento è ridurre le diseguaglianze retributive, favorire un adeguamento degli stipendi ai salari minimi e promuovere la contrattazione collettiva. Bisogna tuttavia osservare che la direttiva non comporta l’obbligo dell’adozione di un salario minimo legale, né l’obbligo a dichiarare un contratto collettivo applicabile erga omnes. È solo previsto il rafforzamento del diritto al salario minimo legale nei Paesi in cui è già previsto. Quali sono le maggiori tutele e i benefici per i lavoratori? Cosa cambia per i datori di lavoro?

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