Inquadramento INAIL dei lavoratori: cosa rischia il datore in caso di informazioni non corrette

Il datore di lavoro è obbligato a effettuare, prima di avviare l’attività con dipendenti ed entro 30 giorni da qualsiasi variazione delle condizioni di assicurazione, la procedura di inquadramento INAIL dei propri lavoratori, al fine di mantenere quanto più corretta e aggiornata possibile la tutela garantita dall’Istituto rispetto alle reali caratteristiche dell’attività produttiva svolta all’interno dell’azienda. In caso di informazioni carenti o non corrette a questo riguardo, ferma restando la tutela garantita al lavoratore, il datore di lavoro può essere oggetto di provvedimenti sanzionatori da parte dell’INAIL e risarcitori da parte dei propri dipendenti.

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