Whistleblowing: nuovi assetti organizzativi per le imprese con le norme UE

Estensione delle tutele nel caso in cui siano segnalate non solo violazioni già commesse ma anche violazioni non ancora commesse, procedure di segnalazione interne, esterne e pubbliche in caso di ostruzionismi negli altri canali, nonché tutela del segnalante mediante scudi di riservatezza e misure di protezione anti-ritorsione. E’ quanto previsto dalla Legge di delegazione europea 2011, in vigore il 10 settembre 2022, che incarica il Governo di elaborare il decreto legislativo, di recepimento della direttiva UE 2019/1937, per l’aggiornamento della normativa italiana sul whistleblowing. Previste anche sanzioni, di natura civile, penale o amministrativa, a carico di chi non adempie agli obblighi di istituzione delle risorse da utilizzare per le segnalazioni o viola le prescrizioni a salvaguardia dei segnalanti. Come devono organizzarsi le imprese?

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