Smart working con accesso prioritario: a chi spetta e quali sono le sanzioni per mancata attivazione

Priorità alle richieste di smart working presentate da lavoratrici e lavoratori disabili in situazione di gravità accertata, con figli fino a 12 anni di età, con figli disabili o caregiver. Sono le nuove regole previste dal D.Lgs. n. 105 del 2022. Si tratta di una priorità che deve essere garantita dal datore di lavoro soprattutto per non incorrere in sanzioni indirette, che comportano l’impossibilità di richiedere la certificazione della parità di genere e quindi l’accesso a bonus contributivi o bandi nazionali. Emergono, inoltre, alcune criticità nell’applicazione delle nuove disposizioni. In particolare, non è precisato il lavoro agile debba riguardare tutte le giornate di lavoro o può essere modulato in base anche alle esigenze dell’impresa. Come devono operare i datori di lavoro?

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