I lavoratori subordinati che contraggono matrimonio, civile o concordatario, o che sono parte di un’unione civile hanno diritto a un periodo di congedo interamente retribuito. Il datore di lavoro eroga la relativa indennità unitamente agli emolumenti di competenza del mese, portando a conguaglio in denuncia contributiva le eventuali somme anticipate per conto dell’INPS. La legge prevede, inoltre, uno specifico divieto di licenziamento per causa di matrimonio, che tutela le donne e si applica sia nel settore pubblico che in quello privato. Quando spetta e come viene retribuito il congedo matrimoniale?