Lavoratori fragili: per lo smart working serve la certificazione del medico di famiglia

L’individuazione delle patologie che consentono il riconoscimento della condizione di lavoratore fragile, ai fini del diritto di prestare l’attività lavorativa con modalità di lavoro agile, fino al 28 febbraio, dovranno essere certificate dal medico di famiglia. Lo prevede il decreto interministeriale a firma congiunta dei ministri di lavoro, salute e pubblica amministrazione. In particolare, sono previste due casistiche: pazienti con marcata compromissione della risposta immunitaria o che presentino 3 o più delle condizioni patologiche specificamente definite nel provvedimento.

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