I modelli di organizzazione e gestione del rischio possono, ove non solo adottati, ma anche ed efficacemente attuati, incrementare l’efficienza organizzativa, ridurre i costi diretti ed indiretti e, soprattutto, tenere indenni le singole funzioni di vertice delle società, circoscrivendone gli ambiti di responsabilità, dagli effetti che altrimenti deriverebbero dalla commissione di reati si sono diffusi anche nelle imprese di medie dimensioni. Rilevante è la loro importanza anche nel prevenire la salute e la sicurezza dei lavoratori. I modelli sono caratterizzati da un’attività continua di verifica e ricalibratura, sulla scorta non già di uno standard, sempre uguale a sé stesso e capace di infinite applicazioni, ma mediante un set di regole “fatte su misura” in relazione al concreto contesto organizzativo cui si rivolgono. E’ necessaria, quindi, un’estrema flessibilità; ma sarebbe anche opportuno che il legislatore possa favorire, soprattutto attraverso un’attività di indirizzo del Ministero del lavoro o dell’INAIL, l’emergere e la diffusione di buone prassi.