L’assegnazione di buoni acquisto generici ai lavoratori subordinati rientra tra le misure incentivanti che possono beneficiare dell’esenzione fiscale e contributiva. Le erogazioni in natura assegnate individualmente, a patto che sia applicato al lavoratore il corretto inquadramento fiscale e previdenziale ai fini della retribuzione erogata, non sono assoggettate né a tassazione né a contribuzione. Alla luce del regime agevolativo in vigore per i fringe benefit per il 2024, che pare sarà prorogato anche al 2025 dalla legge di Bilancio, di quanto si può ridurre il costo del lavoro?