Appalti e subappalti senza CCNL più rappresentativo: quali rischi per il committente?

La legge di conversione del decreto PNRR modifica l’originaria previsione per l’individuazione del CCNL applicabile negli appalti. Viene stabilito che al personale impiegato spetta un trattamento economico e normativo complessivamente non inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale e territoriale stipulato dalle associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Disposizione che si applica ai titolari delle imprese, che si sono aggiudicati l’appalto o il subappalto, ma anche committente che, a fronte di un CCNL non in linea con la norma, potrebbe essere chiamato in giudizio a rispondere di rivendicazioni economiche e normative riferite a quello che sarebbe dovuto essere il contratto collettivo da applicare. Quali sono le sanzioni applicabili in caso di violazioni?

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