L’avvento delle nuove tecnologie per l’acquisizione dei dati biometrici e la rilevazione delle presenze dei lavoratori pone sempre di più il problema della sicurezza dei dati personali e della legittimità di utilizzo di tali strumenti sul luogo di lavoro. Alcune decisioni del Garante per la privacy, rese nel 2024, ribadiscono che il riconoscimento biometrico per controllare le presenze sul posto di lavoro o per la registrazione dell’accesso dei dipendenti è un trattamento illegittimo di dati, privo di valida base giuridica e contrario ai principi di liceità, necessità e proporzionalità. Cosa potrebbe rischiare il datore di lavoro che utilizza tali tecnologie?