La legge di conversione del decreto Anticipi ha stabilito il 1° dicembre 2023 quale data per le operazioni di conguaglio della perequazione per il 2022, originariamente previste per il 1° gennaio 2024. L’INPS, con messaggio n. 4050 del 2023, ha precisato invece i criteri di applicazione in ordine all’anticipo. In particolare, considerato che ad inizio anno le pensioni sono state rivalutate provvisoriamente nella misura del 7,3%, è stato corrisposto un ulteriore aumento dello 0,8%, con arretrati da gennaio, aggiunto al 7,3% già applicato. In ogni caso, l’adeguamento non si applica a tutti i trattamenti pensionistici in misura piena, ma è ridotto per gli importi più elevati. Quali sono le fasce per la rivalutazione delle pensioni? Alcuni esempi possono aiutare a comprendere meglio l’effetto della perequazione di dicembre.