Norme anti-delocalizzazioni. E’ solo “apparenza”?

Nelle norme “anti-delocalizzazione” contenute nella legge di Bilancio 2022 si parla di una procedura che si innesta sulla scelta operata da alcune realtà imprenditoriali di chiudere, per cessazione dell’attività, una sede o uno stabilimento, facendone derivare dei licenziamenti. Quindi, una procedimentalizzazione estrema della volontà di cessare l’attività, a prescindere dalla circostanza che si delocalizzi o meno, con il coinvolgimento dei player sindacali ed istituzionali. Forse sarebbe meglio parlare di norme di responsabilizzazione sociale dell’impresa, in cui si richiede, a torto o ragione, alla parte datoriale di ipotizzare soluzioni condivise utili a ridurre l’impatto sociale di scelte che hanno natura imprenditoriale. Ma gli oneri di questa procedimentalizzazione è corretto che siano attribuibili all’impresa o al sistema nel suo complesso e, quindi, dello Stato?

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