Il nostro sistema contributivo sta cambiando: gli ammortizzatori sociali sono praticamente diventati universali, anche se suddivisi per categorie e tipologie di aziende; l’assegno unico universale ha reso universali, come dice il suo nome, gli assegni per il nucleo familiare. Ci sono poi i fondi bilaterali, che vanno ad integrare e/o sostituire l’intervento previdenziale pubblico. L’esigenza che sta emergendo è questa: offrire a chi lavora una copertura integrativa e ulteriore rispetto alle tutele INPS ed INAIL, una copertura che sia, per l’appunto, universale. Un cambiamento che potrebbe portare ad una trasformazione della previdenza in gestione del benessere. In questo contesto saranno proprio il bilateralismo e la contrattazione a giocare un ruolo importante.